Le statistiche recentemente diffuse dal governo cinese mostrano che i matrimoni continuano a diminuire: nel terzo trimestre sono state registrate solo 4,75 milioni di coppie.
Le autorità cinesi stanno cercando urgentemente di affrontare il calo del tasso di natalità, temendo che il rapido invecchiamento della forza lavoro e il peso sulle reti di sicurezza sociale colpiscano la seconda economia mondiale. Nonostante le varie iniziative, tra cui incentivi finanziari e campagne sociali che incoraggiano le giovani coppie a fondare una famiglia, i progressi sono stati scarsi.
Il mese scorso, il Centro di ricerca sulla popolazione e lo sviluppo cinese della Commissione sanitaria nazionale ha annunciato che stava intervistando 30.000 donne in 150 contee nel tentativo di comprendere meglio gli atteggiamenti prevalenti nei confronti della genitorialità.
Secondo quanto riferito, i funzionari locali hanno persino iniziato a chiamare le donne in età riproduttiva per chiedere loro perché non hanno figli. settimana delle notizie ha contattato l’ambasciata cinese a Washington, DC, con una richiesta scritta di commento.
Questa cifra segna un calo del 16,6% rispetto ai 5,69 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno scorso, un anno dopo che il Paese aveva posto fine alle sue rigide politiche “zero Covid”.
Le cifre rappresentano anche meno di un terzo dei 13,5 milioni di matrimoni registrati tra gennaio e settembre 2013, quando i matrimoni hanno raggiunto il picco.
Inoltre, le registrazioni dei matrimoni nei primi nove mesi di quest’anno sono diminuite di quasi il 30% rispetto allo stesso periodo del 2022, un periodo in cui i blocchi pandemici avevano ancora un forte impatto sulla vita quotidiana.
Nel frattempo, i dati sui divorzi hanno mostrato pochi cambiamenti. Sono stati registrati quasi 1,97 milioni di divorzi, una cifra simile a quella dell’anno precedente, ma molto superiore agli 1,01 milioni di divorzi registrati nel 2022.
Anche i vicini della Cina nell’Asia orientale sono alle prese con problemi simili, caratterizzati da un rapido invecchiamento della popolazione e da generazioni sempre più riluttanti ad avere famiglie. La Corea del Sud, che ha il tasso di fertilità più basso al mondo, pari a 0,72 nascite per donna, sta addirittura lanciando un nuovo ministero governativo incaricato di affrontare le questioni demografiche.
Per combattere il calo dei matrimoni, la Cina sta rivedendo la legislazione per semplificare il processo di registrazione dei matrimoni.
Attualmente, il sistema richiede che la registrazione del matrimonio sia collegata alla registrazione ufficiale della famiglia del coniuge, o “hukou”. Questo collegamento può complicare l’accesso all’istruzione, all’occupazione e ai servizi sociali, soprattutto per le coppie provenienti da regioni diverse, rendendo difficile decidere dove vivere e crescere una famiglia.
Inoltre, il disegno di legge mantiene il periodo di “ripensamento” per i divorzi, implementato per la prima volta nel gennaio 2021. Questo periodo di 30 giorni consente a ciascuna delle parti di ritirare la domanda, interrompendo così il processo di divorzio.
Sebbene la politica miri a ridurre le separazioni impulsive, ha scatenato un ampio dibattito, attirando critiche sul fatto che il ritardo potrebbe prolungare inutilmente i matrimoni infelici e potrebbe essere dannoso in caso di abusi domestici.