Il conduttore televisivo russo Vladimir Solovyov, un importante alleato di Vladimir Putin, ha affermato che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump “non è in alcun modo” un amico della Russia.
Trump è stato eletto questa settimana come 47esimo presidente degli Stati Uniti, sconfiggendo il suo avversario democratico, il vicepresidente Kamala Harris.
“Non negozieremo sui nostri territori costituzionali”, ha dichiarato Solovyov nel suo programma. Serata con Vladimir Soloviev. “Ma [we] Possiamo discutere con Trump se prenderemo Berlino. “Va bene, oggi non prenderemo Berlino”, in senso figurato. Voglio dire, è una questione di sistema di relazioni.
“Ma Trump chiederà qualcosa di diverso. Ha ripetutamente affermato che la cosa più importante è che non ci sia alcuna alleanza tra Russia e Cina. E deve abbassare il prezzo del petrolio in modo che ciò abbia un impatto negativo sui russi. Non è in alcun modo nostro amico o parente.”
settimana delle notizie ha contattato il Cremlino e la campagna di Trump via e-mail per un commento.
Nonostante l’isolamento globale dovuto all’invasione dell’Ucraina, la Russia ha trovato nella Cina un’ancora di salvezza economica e un alleato geopolitico, in particolare nell’obiettivo condiviso di contrastare l’influenza americana.
La dipendenza economica della Russia dalla Cina è aumentata, come evidenziato dal suo crescente commercio, soprattutto nelle esportazioni scontate di petrolio greggio. Per la Cina, sostenere la Russia serve i suoi interessi offrendole l’accesso a un’energia più economica e un partner per sfidare l’egemonia statunitense.
Tuttavia, Pechino rimane cauta e bilancia questa partnership con i suoi cruciali legami economici con l’Occidente. Mentre Putin e Xi sottolineano la loro partnership “illimitata”, la loro cooperazione è più un’alleanza pragmatica di convenienza che un impegno formale alla difesa reciproca.
Una seconda presidenza Trump potrebbe farlo intensificare le tensioni con Cina e Russia, sebbene il loro approccio possa includere accordi pragmatici.
Con la Cina, i passati conflitti commerciali di Trump e la sua posizione nei confronti di Taiwan indicano un possibile inasprimento delle tensioni, anche se Pechino potrebbe tentare di fare appello al suo pragmatismo.
Gli esperti suggeriscono che la Cina potrebbe offrire concessioni commerciali simboliche in attesa delle restrizioni degli Stati Uniti su Taiwan. In Russia, gli elogi di Trump nei confronti di Putin e la sua promessa di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina stanno sollevando preoccupazioni per il ridotto sostegno a Kiev, che potrebbe allinearsi maggiormente agli interessi russi.
Putin si è congratulato con Trump per la sua vittoria elettorale e si è detto pronto a parlare con il presidente eletto. Ha descritto Trump come un “uomo coraggioso” per come si è comportato dopo il suo tentativo di omicidio a luglio.
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