Una nuova ricerca suggerisce che un semplice spuntino potrebbe aiutarti a prevenire la demenza.
Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, la demenza colpisce più di 5 milioni di americani di età superiore ai 65 anni. La demenza si presenta in diverse forme (la forma più comune è il morbo di Alzheimer) ed è caratterizzata da una ridotta capacità di ricordare, pensare e. prendere decisioni.
Tuttavia, oggi non esiste una cura conosciuta per l’Alzheimer stimano i neuroscienziati che il 45% dei casi di Alzheimer potrebbe essere ritardato o prevenuto modificando lo stile di vita, compresa la dieta.
In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista GeroScience, ricercatori spagnoli e portoghesi hanno rivelato una forte associazione tra il consumo di noci e un ridotto rischio di demenza per tutte le cause in una coorte di oltre 50.000 adulti.
I dati sono stati ottenuti dalla BioBank del Regno Unito, un database biomedico che indaga i rispettivi contributi della genetica e dell’ambiente allo sviluppo di varie malattie. I partecipanti, di età compresa tra 40 e 70 anni, sono stati seguiti in media sette anni dopo una prima valutazione.
Dopo la loro analisi, i ricercatori hanno scoperto che coloro che mangiavano noci ogni giorno avevano un rischio inferiore del 12% di sviluppare demenza per tutte le cause. Per i partecipanti che mangiavano fino a una manciata di noci al giorno, la riduzione del rischio era del 16%.
È stato inoltre osservato che la frutta secca non salata ha avuto un effetto più positivo rispetto a quella salata.
Naturalmente, questi risultati si basano su dati osservativi e non dimostrano in modo definitivo che la frutta secca prevenga la demenza. Tuttavia, questi risultati sono coerenti con studi precedenti che dimostrano i benefici del consumo di noci per la salute del cervello. Ad esempio, uno studio su 16.000 infermieri americani, pubblicato nel Rivista su nutrizione, salute e invecchiamento nel 2014, ha rivelato che coloro che mangiavano noci almeno cinque volte a settimana ottenevano risultati migliori nei test cognitivi rispetto a coloro che non lo facevano.
Un altro studio, pubblicato sulla rivista Nutrizione clinica nel 2023, hanno scoperto che gli anziani che mangiavano due manciate di frutta secca al giorno (tra cui noci, pistacchi, anacardi e nocciole) per un periodo di 16 settimane mostravano miglioramenti significativi nella memoria e nel flusso sanguigno al cervello.
Le noci in particolare sono state associate a una migliore salute del cervello studi dimostrando che mangiare solo una noce al giorno è associato a tempi di risposta e test cognitivi migliori, soprattutto tra gli anziani.
Secondo gli autori dell’ultimo studio, mangiare noci può migliorare la salute dei nostri vasi sanguigni e ridurre la pressione sanguigna e l’infiammazione, il che potrebbe essere dovuto alle alte concentrazioni di grassi sani e vitamine in questi alimenti. I ricercatori scrivono che la vitamina E, presente in molte noci, può anche svolgere un ruolo protettivo nella salute del cervello.
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Riferimenti
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