Gli Emirati Arabi Uniti hanno invitato i leader mondiali a concentrarsi sulla protezione dei civili e a lavorare per ridurre le tensioni nei conflitti in corso in Medio Oriente.
Il diplomatico senior degli Emirati Anwar Gargash ha parlato lunedì al Dibattito strategico di Abu Dhabisottolineando la necessità di una “mano ferma” per affrontare le complessità della regione.
Gargash ha sottolineato che le recenti escalation, in particolare tra Israele e Iran, non dovrebbero essere accettate in modo permanente. Ha sollecitato un “orizzonte politico serio” per risolvere il conflitto israelo-palestinese, citando la soluzione dei due Stati come essenziale per una pace duratura.
Gargash ha descritto la violenza che colpisce i civili a Gaza come “criminale e inaccettabile”, criticando sia il governo palestinese che quello libanese e chiedendo riforme significative.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno mantenuto relazioni diplomatiche con Israele dall’accordo del 2020 tra i due paesi, fornendo allo stesso tempo aiuti a Gaza e al Libano.
I ribelli Houthi dello Yemen prendono di mira Israele
Gli appelli diplomatici degli Emirati Arabi Uniti sono arrivati nel contesto di un’ulteriore escalation delle tensioni in Medio Oriente, con i ribelli Houthi dello Yemen che lunedì hanno rivendicato la responsabilità del lancio di un missile puntato contro Israele.
Il portavoce militare degli Houthi, Brig. Il generale Yahya Saree ha annunciato il lancio del missile ipersonico “Palestine-2” puntato su una base militare israeliana che, se confermato, segnerebbe un’estensione del coinvolgimento degli Houthi nel conflitto regionale.
L’esercito israeliano ha affermato di aver intercettato un proiettile in avvicinamento dallo Yemen, sebbene non sia stato segnalato alcun colpo sul territorio israeliano.
Gli Houthi hanno spesso lanciato missili attraverso il Mar Rosso, aggiungendo complessità al quadro del conflitto.
I ribelli hanno anche affermato che lunedì gli attacchi aerei statunitensi hanno preso di mira siti all’interno dello Yemen, sebbene i funzionari statunitensi non abbiano confermato gli attacchi.
L’attacco israeliano chiude un’importante autostrada siriana
In Siria, un attacco aereo israeliano ha colpito lunedì un convoglio umanitario e ha costretto la chiusura dell’autostrada M5, una rotta vitale nord-sud che collega Damasco e Aleppo.
I media statali siriani hanno riferito dell’attacco vicino a Shamsin, vicino al confine libanese, dove spesso si radunano i rifugiati. Sebbene non siano state confermate vittime, l’attacco rappresenta i continui sforzi di Israele per frenare le spedizioni di armi a Hezbollah e limitare l’influenza iraniana in Siria.
Secondo il Ministero della Difesa siriano, un altro recente attacco israeliano a Sayyida Zeinab avrebbe preso di mira Hezbollah e ucciso sette civili.
Nel corso degli anni Israele ha effettuato numerosi attacchi in Siria, raramente riconoscendoli pubblicamente. Tuttavia, i funzionari israeliani sostengono che queste azioni mirano a impedire il riarmo di Hezbollah e il radicamento dell’Iran vicino ai confini di Israele.
Conflitto intensificato a Gaza
Domenica, un attacco mortale israeliano contro una tenda che ospitava una famiglia nel campo profughi di Nuseirat a Gaza ha ucciso tre civili e ne ha feriti altri 24.
Funzionari sanitari palestinesi hanno riferito che due bambini, curati per gravi ferite all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa, sono sopravvissuti all’attacco, sottolineando l’elevato numero di vittime civili a Gaza nel contesto dell’escalation della guerra.
Il conflitto tra Israele e Hamas è scoppiato il 7 ottobre 2023, quando i militanti hanno lanciato un attacco su larga scala contro Israele, uccidendo circa 1.200 persone (per lo più civili) e prendendo 250 ostaggi.
La successiva risposta militare di Israele a Gaza ha causato la morte di oltre 43.000 persone, secondo funzionari sanitari palestinesi, i quali riferiscono che più della metà delle vittime sono donne e bambini, senza distinzione tra civili e combattenti.
Successivamente, l’8 ottobre Hezbollah ha iniziato a sparare su Israele in solidarietà con Hamas.
Questo articolo include resoconti dell’Associated Press.