Capacità del cavo di alimentazione Finlandia-Estonia gravemente ridotta
Cosa è successo? Un altro cavo sottomarino nel Mar Baltico è stato interrotto. Verso le 12:26 del giorno di Natale, ora locale, il cavo di alimentazione Estlink 2 che collega la Finlandia all’Estonia ha subito un’interruzione. La Finlandia non ha escluso il sabotaggio come possibile causa.
Il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, ha dichiarato che l’interruzione non ha influenzato l’approvvigionamento elettrico del paese. Tuttavia, secondo quanto riportato da Reuters, la capacità di trasmissione tra i due paesi è stata ridotta da una capacità installata di 1.016 MW a 358 MW.
“Le autorità rimangono in allerta anche durante il periodo natalizio e stanno indagando sulla situazione,” ha scritto Orpo su X.
Secondo il broadcaster pubblico finlandese Yle, Estlink 2 è stato fuori servizio per diversi mesi quest’anno a causa di manutenzione programmata, ma il collegamento è stato ripristinato a settembre. Arto Pahkin, responsabile delle operazioni del gestore nazionale della trasmissione elettrica finlandese Fingrid, ha affermato che non si può escludere la possibilità di un sabotaggio, aggiungendo che è stata avviata un’indagine in merito.
Le autorità dell’area del Mar Baltico sono in stato di massima allerta da quando, a novembre, sono stati danneggiati due cavi sottomarini: un cavo di comunicazione tra la Lituania e l’isola svedese di Gotland e uno tra la Finlandia e la Germania.
I siti di monitoraggio hanno mostrato che il cargo cinese Yi Peng 3 ha navigato sopra i cavi nel momento in cui sono stati tagliati. Il Wall Street Journal ha riportato che i servizi di intelligence occidentali credono che il capitano cinese della nave sia stato “indotto dall’intelligence russa” a danneggiare i cavi usando l’ancora della nave.
All’inizio di questa settimana, la Svezia ha dichiarato che la Cina ha negato una richiesta di effettuare indagini sulla nave, la quale ha lasciato l’area.
La Russia ha affermato che le accuse di essere coinvolta nel sabotaggio dei cavi sottomarini come rappresaglia contro le nazioni occidentali che aiutano l’Ucraina sono “assurde” e “ridicole”.
Questo mese, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, un’agenzia dell’ONU che supervisiona le tecnologie di comunicazione globale, ha annunciato la formazione del Consiglio Consultivo Internazionale per la Resilienza dei Cavi Sottomarini. Come suggerisce il nome, l’organizzazione mira a rafforzare la resilienza di questi cavi, che trasportano oltre il 99% degli scambi di dati internazionali.
La NATO sta sviluppando anche un metodo per proteggere i cavi sottomarini dal sabotaggio: una flotta di veicoli di superficie senza equipaggio (USV) che pattuglieranno zone navali ad alto rischio in regioni come il Baltico e il Mediterraneo.
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Nicola Costanzo esplora il mondo della tecnologia e dell’innovazione. I suoi articoli illuminano le sfide digitali che plasmano il nostro futuro.