Caso visto Principe Harry in tribunale: emergono nuove accuse di droga!

Una controversia legale per rendere pubblici i documenti del visto statunitense del Principe Harry sta crescendo in intensità. La Heritage Foundation, un think tank americano, sta sollevando dubbi e chiedendo maggiore trasparenza. L’organizzazione pone in questione il modo in cui il Duca di Sussex è stato autorizzato a entrare negli Stati Uniti nel 2020, nonostante le sue ammissioni di uso di droghe nel suo memoir Spare, pubblicato nel 2023.

Nel libro, Harry ha discusso apertamente di aver sperimentato con cocaina, marijuana e funghi psichedelici, spingendo la Heritage a interrogarsi se queste informazioni fossero state divulgate nella sua domanda di visto. La legge statunitense richiede agli aspiranti al visto di dichiarare qualsiasi precedente uso di droghe, con dichiarazioni false che possono portare alla deportazione.

La Heritage sostiene che il Principe Harry abbia o fornito informazioni false sulla sua storia di droga nei moduli di immigrazione o ricevuto un trattamento preferenziale durante l’amministrazione Biden. Il giudice Carl J. Nichols ha ora ordinato agli avvocati che rappresentano entrambe le parti di incontrarsi in tribunale federale a Washington, D.C., per un’ udienza fissata per il 5 febbraio.

Questa segna la prima sessione giudiziaria importante da quando Heritage ha riaperto il caso dopo una sconfitta precedente a settembre, quando il giudice Nichols decise che i record sull’immigrazione di Harry dovrebbero rimanere confidenziali.

Donald Trump interviene: Nessun trattamento speciale per Harry

Le iniziative del think tank hanno anche attirato l’attenzione politica. Il presidente Donald Trump si è espresso chiaramente sulla questione. In un’intervista con GB News l’anno scorso, Trump ha commentato che Harry non dovrebbe ricevere “privilegi speciali” se si dimostra che ha mentito sul suo uso di droghe. “Vedremo se sanno qualcosa sulle droghe, e se ha mentito dovranno prendere le misure appropriate,” ha dichiarato Trump quando gli è stato chiesto delle possibili conseguenze per il Duca di Sussex.

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Nile Gardiner, direttore del Centro per la Libertà Margaret Thatcher della Heritage, ha espresso ottimismo sul fatto che il presidente recentemente eletto possa intervenire per rendere pubblici i documenti. Parlando al New York Post, ha detto, “Donald Trump sta inaugurando una nuova era di rigoroso controllo delle frontiere, e sai, il Principe Harry dovrebbe essere completamente responsabile dato che ha ammesso un uso esteso di droghe illegali.” Gardiner ha aggiunto, “La mia ferma aspettativa è che verranno prese delle misure.”

Le rivelazioni di Prince Harry in Spare hanno alimentato la controversia. Sebbene abbia minimizzato la sua esperienza con la cocaina, affermando che “non mi ha fatto niente,” ha ammesso che la marijuana ha avuto un impatto diverso: “La marijuana è diversa; quella mi ha davvero aiutato.” Se i suoi documenti del visto dovessero essere resi pubblici e mostrare discrepanze, Harry potrebbe affrontare gravi conseguenze, compresa la possibile deportazione dagli Stati Uniti.

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