“El Capitan”, il supercomputer più veloce al mondo, ora online per le armi nucleari USA!

Dotato di CPU AMD EPYC Genoa e GPU CDNA3

Cosa è appena successo? Il supercomputer più veloce del mondo è stato messo in funzione presso il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) in California. Noto come “El Capitan”, questo sistema è stato presentato all’inizio di questo mese dopo circa otto anni di ricerca e sviluppo. Sarà impiegato per garantire la sicurezza dell’arsenale nucleare degli Stati Uniti e per ricerche classificate.

El Capitan può raggiungere una prestazione di picco di 2.746 exaFLOPS, diventando il primo supercomputer exascale dell’Amministrazione per la Sicurezza Nazionale Nucleare degli Stati Uniti. È la terza macchina exascale al mondo dopo il supercomputer Frontier presso il Oak Ridge National Laboratory in Tennessee e il supercomputer Aurora presso l’Argonne Leadership Computing Facility, anch’esso in Illinois.

Il supercomputer più veloce del mondo è alimentato da oltre 11 milioni di core CPU e GPU integrati in più di 43.000 acceleratori AMD Instinct MI300A. Ogni APU MI300A comprende una CPU EPYC Genoa a 24 core con una frequenza di 1.8GHz e una GPU CDNA3 integrata in un unico pacchetto organico, insieme a 128GB di memoria HBM3.

Secondo Pythagoras Watson, capo del team del sistema di tecnologia avanzata presso LLNL, la prestazione di picco del sistema è di 2.79 quintilioni di calcoli al secondo. Per dare un’idea di quanto sia astronomicamente grande questo numero, Watson ha spiegato a CBS News che se si tornasse indietro di 2.79 quintilioni di secondi, si arriverebbe più di 70 miliardi di anni prima del Big Bang.

Costruito a un costo di circa 600 milioni di dollari, il più recente supercomputer del mondo è stato progettato principalmente per proteggere e garantire l’arsenale nucleare degli USA, ma sarà anche utilizzato per altre attività classificate legate alla sicurezza nazionale, inclusi carichi di lavoro di intelligenza artificiale e apprendimento automatico. Inoltre, risolverà problemi nel campo della scienza dei materiali e della fisica.

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El Capitan è stato commissionato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti come parte del suo programma CORAL-2 per sostituire il supercomputer Sierra, che è stato messo in servizio nel 2018. Sebbene Sierra sia ancora in funzione, El Capitan supera di gran lunga la sua velocità ed efficacia con prestazioni 18 volte superiori. Come sottolineato da Live Science, Sierra è ancora operativo e recentemente è stato classificato come il 14° supercomputer più potente al mondo.

El Capitan, che condivide il suo nome con la famosa formazione rocciosa di granito nel Parco Nazionale di Yosemite, è diventato pienamente operativo l’anno scorso, raggiungendo un punteggio di 1.742 exaFLOPS nel benchmark High-Performance Linpack (HPL), utilizzato a livello globale per valutare le velocità dei supercomputer. Secondo il LLNL, ci vorrebbe un milione di smartphone che lavorano insieme su un singolo calcolo per eguagliare quello che El Capitan può fare in un secondo.

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