AMD e HPE hanno sviluppato un sistema per spingere i limiti delle prestazioni computazionali
Superare i Super: La rinascita di AMD nel settore dei chip sta influenzando anche il mercato del computing ad alte prestazioni specializzato. A pochi anni dalla presentazione del supercomputer più veloce del mondo, il produttore di chip statunitense è nuovamente al centro dell’attenzione per aver messo in funzione un’altra potente risorsa HPC.
AMD sta dominando ancora una volta la lista Top500 dei supercomputer più potenti del mondo con El Capitan, un sistema HPC di recente introduzione situato presso il Lawrence Livermore National Laboratory. La corporation con sede a Santa Clara ha collaborato con HPE per realizzare questo supercomputer di classe exascale, seguendo il successo precedente ottenuto con Frontier presso il Oak Ridge National Laboratory.
El Capitan è alimentato dagli APUs MI300A di AMD, che stanno già generando notevoli entrate per l’azienda. Secondo quanto riportato, il sistema LLNL è attualmente il supercomputer più veloce del mondo, avendo raggiunto un punteggio High-Performance Linpack (HPL) di 1.742 exaflops. I benchmark Linpack sono utilizzati per misurare la performance di calcolo in virgola mobile di un sistema e rappresentano lo standard per confrontare diversi design HPC nella lista Top500.
AMD sta inoltre evidenziando i suoi progressi in termini di efficienza energetica. Sia El Capitan che Frontier occupano posizioni di rilievo nella lista Green500, classificandosi rispettivamente al 18° e 22° posto. Il produttore di chip attribuisce questo risultato al design energeticamente efficiente dei suoi processori Epyc e degli acceleratori MI300A, che integrano componenti CPU e GPU in un unico pacchetto.
El Capitan verrà utilizzato dai ricercatori del LLNL per condurre “grandi insiemi” di simulazioni 3D ad alta fedeltà, affrontando alcune delle sfide scientifiche più complesse. Si prevede inoltre che il nuovo sistema HPC accelererà significativamente la ricerca sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, il direttore tecnologico del LLNL, Bronis R. de Supinski, ha osservato che gli algoritmi e i modelli di IA devono diventare più diffusi in questo campo per massimizzare il loro impatto.
AMD ha sottolineato la crescente adozione dei suoi processori Epyc e degli acceleratori Instinct nel mercato HPC. Numerosi supercomputer ora includono i chip dell’azienda, tra cui il sistema HPC 6 sviluppato dal gigante energetico italiano Eni, un nuovo supercomputer in costruzione presso l’Università di Paderborn che utilizza gli ultimi CPU EPYC, e Sigma2 AS in Norvegia.
Inoltre, AMD ha annunciato una nuova partnership con IBM per offrire gli acceleratori Instinct MI300X “come servizio” sulla piattaforma IBM Cloud. Previsto per il rilascio nella prima metà del 2025, il servizio mira a migliorare le prestazioni dei modelli di intelligenza artificiale generativa per i clienti aziendali.
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Nicola Costanzo esplora il mondo della tecnologia e dell’innovazione. I suoi articoli illuminano le sfide digitali che plasmano il nostro futuro.