Combinando blu, rosso e anche un po’ di verde
Cos’è successo? NEC, la multinazionale giapponese dell’IT, ha annunciato che sta costruendo un sistema di supercomputer di prossima generazione per gli Istituti nazionali giapponesi per la scienza e la tecnologia quantistica (QST). Il sistema riunirà sia i processori Intel Xeon che gli acceleratori AMD Instinct per creare una macchina con una prestazione teorica totale di 40,4 petaflop.
NEC ha rivelato le specifiche del supercomputer, che entrerà in funzione nel luglio 2025 presso il Rokkasho Institute for Fusion Energy ad Aomori, in Giappone (sotto).
Il sistema conterrà 360 unità NEC LX 204Bin-3 alimentate da 720 processori Intel Xeon 6900P dotati di memoria MRDIMM DDR5, insieme a 70 unità NEC LX 401Bax-3GA per un totale di 280 AMD Instinct MI300A. L’hardware sarà raffreddato da una configurazione di raffreddamento a liquido progettata da Giga Computing.
Il supercomputer ha un sistema di archiviazione altrettanto impressionante. Utilizzerà ES400NVX2 di DDN che combina Storage Fusion Architecture (SFA) di DDN con un file system parallelo Lustre EXAScaler. Con una capacità di 42,2 PB, offre oltre 90 GB/s di throughput di lettura sequenziale e 65 GB/s di throughput di scrittura sequenziale, insieme a un massimo di 3 milioni di IOPS.
L’ambiente di rete del sistema utilizzerà una configurazione InfiniBand con gli switch QM9700 di Nvidia. Il supercomputer utilizzerà anche il software Altair PBS Professional – un gestore del carico di lavoro e un job scheduler ad alte prestazioni – e uno scheduler ottimizzato per Instinct MI300A di AMD.
NEC afferma che la potenza di calcolo teorica di 40,4 petaflop è circa 2,7 volte superiore alle prestazioni combinate dei due supercomputer installati separatamente presso QST e presso il National Institute for Fusion Science (NIFS)
Si prevede che il sistema sarà utilizzato per varie attività di ricerca e sviluppo nel campo della ricerca scientifica sulla fusione, compresa la previsione precisa degli esperimenti e la creazione di scenari operativi nel progetto ITER e nel progetto Satellite Tokamak, e per la progettazione di reattori DEMO.
“Intel è orgogliosa di collaborare con NEC per potenziare un sistema presso il National Institutes for Quantum Science and Technology e il National Institute for Fusion Science. Integrando la serie Intel Xeon 6900P, la prima CPU per server a supportare MRDIMM e la prima in Giappone, stiamo offrendo un balzo in avanti in termini di prestazioni di memoria e larghezza di banda, una scelta ideale per calcoli e simulazioni complessi richiesti nella ricerca sulla fusione”, ha affermato Ogi Brkic, vicepresidente e direttore generale del Go-To-Market Builders and Technology Acceleration Office dell’ufficio vendite di Intel. & Gruppo Marketing.
Secondo l’ultima lista dei supercomputer TOP500, il sistema NEC si classificherebbe intorno alla 23a posizione se fosse operativo oggi. La macchina numero uno, Frontier dell’Oak Ridge National Laboratory, ha una prestazione di picco teorica di 1,68 exaflop.
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